venerdì 29 gennaio 2016

Nuove consapevolezze

Ho capito di essere diventata grande perché durante l'influenza non ho pianto.

Ho capito che sono diventata vecch, no spe, grande perché durante l'influenza ho pensato che non finirà mai più, che avrò una temperatura di 39 e mezzo per sempre e poi direttamente la morte.

Ho capito cosa significa scelte impossibili: mi sono dovuta stendere per terra per non svenire mentre facevo al cacca e intanto che ero stesa continuava a scapparmi fortissimo. Alzarsi e rischiare di svenire facendo la cacca o stare stesa a terra rischiando di non riuscire più a trattenerla?

Poi uno dice che con la febbre non devi piangere.



martedì 19 gennaio 2016

Li buoni propositi

Volevo scrivere un post al giorno e poi ho portato il coso ad aggiustare, quindi niente. Adesso ce l'ho.

Oggi 19 gennaio ore sette e trenta un'alba rossa prima del solito, il gelo di fuori, la fantastica idea di spruzzare l'acqua in corsa, il ghiaccio istantaneo e poi, ovviamente, darci di tergicristallo.

L'anno continua a promettere bene.


giovedì 14 gennaio 2016

Sul divano

E sul divano, si parla di cose, ha ancora il cappotto addosso e una sciarpa nuova, e gli chiedo della sciarpa, mi dice Me l'hanno regalata, gli dico Chi? Mi dice Perché avevo perso la mia, me l'hanno regalata, gli dico Chi? Mi dice Quella grigia e nera, l'ho persa, allora oggi mi hanno regalato questa, gli dico CHI? Mi dice Te non ti preoccupare.

Va bene, non mi preoccupo. Bella sciarpa, devo dire.
E aveva anche una bottiglia di vino. Bianco. Regalato anche quello. Bevuto, buono.

mercoledì 13 gennaio 2016

Tipo così

Sai tipo ogni giorno, a fine giornata, fare una specie di resoconto interiore, tipo oggi 13 gennaio, che è l' anniversario di matrimonio dei miei genitori, che ho sbagliato strada sei volte, che è un dato sensazionale considerando che sono andata e tornata dal lavoro, che non c'è nemmeno una nuvola su cui avere la testa, il cielo è terso, l'aria frizzante e c'è lassù uno spicchio di luna da sogni grandi.

Ecco, una cosa così.

sabato 9 gennaio 2016

Il buio

Io ho un rapporto strano con il buio perché a me il buio piace. Prima, per esempio, ero in un palazzetto e ad un certo punto si sono spente le luci, e io lì per lì ho pensato "oh come si sta bene così", e invece no, niente, attorno a me ho avvertito preoccupazione e siccome di solito tra persone ci si contagia, soprattutto con la paura, io avrei dovuto preoccuparmi e invece niente. E questa cosa del buio, del mio rapporto bello con il buio, la sto meditando parecchio, ultimamente. A scuola c'è il bagno degli insegnanti che non ha finestre e io prima di uscire spengo sempre la luce e resto lì un po', al buio, da sola, a bearmi. E allora mi chiedevo, siccome so che è un comportamento che di solito le persone non hanno, anzi, le persone al buio accendono la luce, le persone di solito non sono felici al buio, alcune hanno proprio paura, del buio, anche se sono grandi, mi chiedevo se per caso questa mia preferenza, nel senso, che sono strana lo sapevo già, ma voglio dire, tutto in regola, dottore?