giovedì 25 maggio 2017

dare per scontato

Quando mi parlano di gambe rotte, operazioni agli occhi e altre meravigliosi interventi sul corpo mi vengono i brividi nelle gambe. Sono brividi strani, come una scossa che brucia dal ginocchio in giù e spero smettano presto di parlarne. Mi è sempre successo ma il punto è che ho sempre pensato che fosse così per tutti. Non lo pensavo solo per i brividi alle gambe, per me tutti sentivano e ragionavano come ragionavo e sentivo io, almeno per eventi quotidiani, semplici, di tutti i giorni.

Poi, e per alcune cose solo di recente, mi son resa conto che non è così. Quale sorpresa, quale curiosità. Siamo diversi, che banalità, ognuno di noi ha un mondo dentro tutto suo e un modo originale di vedere e leggere quello che c'è là fuori. 
Fare la tara sulla sensibilità.

(Sono così concentrata su di me).

Oggi, mentre tornavo a casa in macchina, mi sono resa conto che non sono i segnali stradali a darmi i punti di riferimento. Io guardo gli alberi. 

Oggi ho pensato che forse non è così per tutti e mi sono po' stupita.

venerdì 19 maggio 2017

non voglio più muovermi da qua

Quindi sto continuando a studiare il pianoforte, ho ricominciato appena finito il trasloco, sono andata avanti e gli esercizi mi stufano e allora ho preso uno spartito e adesso mi sono innamorata di un pezzo che per il mio livello di autodidatta anziana è assurdamente difficile ma talmente bello, e lo sto imparando piano piano, e mentre suono mi catapulto indietro nel tempo, ho vent'anni sono a Bologna per le viuzze del centro, sono tutta lì, ho le stesse emozioni la stessa gioia la stessa età lo stesso sentire, suono suono suono, e dentro sono un misto di roba incredibile, e immersa in questo godimento penso che è vero che il tempo non esiste e che quello che esiste, invece, è che quando sei su uno strumento tutto il resto sparisce.
Adesso ho capito.